Gruppo Folk Castelraimondo
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Il Gruppo Folkloristico di Castelraimondo, fondato negli anni trenta (primo nelle Marche), ebbe come animatore e musicista incomparabile il Maestro ENZO BIONDI. Fin dalle prime battute si distinse per applaudite e brillanti esibizioni in molte parti d'Italia. Dopo la pausa del periodo bellico tornò in auge e fu alla ribalta nazionale con esibizioni in TV e all'estero fino alla scomparsa prematura del compianto Maestro.
Il Gruppo, ricostituito nel 1979, ha svolto e tuttora svolge attività di ricerca, di studio, di raccolta di materiale culturale di cui si avvale, collabora con le scuole, con gli Enti che si interessano di cultura popolare e cura ogni attività diretta a recuperare, conservare, rappresentare usi costumi e tradizioni delle Marche ed in particolare dell'entroterra maceratese (alta valle del Potenza).
I costumi, fedelmente ed accuratamente riprodotti a seguito di ricerche operate su documenti, foto o testimonianze, sono quelli dei contadini nei giorni di lavoro e di festa, del periodo compreso tra la fine dell'800 e i primi del ‘900. Le gonne delle donne ed i completi da uomo sono tessuti artigianalmente con telaio a mano. Da qualche anno sono stati confezionati altri tre costumi: due sono stati riprodotti per i grandi; si tratta di una riproduzione, tratta dalla collezione Bertarelli conservata nel castello sforzesco di Milano, di abiti di giovani sposi del camerinese di fine ‘700; per i piccoli è stato realizzato un abito del bimbo copiando fedelmente una foto dei primi anni del ‘900. E’ l’unico gruppo italiano nel quale, durante lo spettacolo o le sfilate in abito tradizionale, le ragazze, dimostrando una particolare abilità, ballano con "li ciocchi" (zoccoli di legno).
Il Gruppo con le danze, i canti, le scenette dialettali, rievoca le situazioni nella famiglia e i lavori tipici di un tempo, come lo "mete" (mietere), lo "scartoccia" ( la raccolta del granoturco), lo "velegnà" (la vendemmia), lo "fienà" (la tagliatura del fieno), e le feste sull'aia che a quelli facevano seguito, oltre ad alcune tra le feste tipiche come la "pasquella" e il "cantamaggio". Oltre al saltarello, ballo tipico della zona, e diverso da paese a paese, nello spettacolo sono eseguite danze che erano soliti ballare i nostri avi dopo il rientro a casa da una giornata di lavoro (mazurka, polka). I balli oggi sono trasformati in balletti coreografici ma mantengono i passi e le mosse tramandate dai nonni.
Anche il canto risulta curato con alcuni brani eseguiti anche in polifonia; nello spettacolo restano ancora importanti tracce degli ‘stornellatori’, poeti che improvvisano in rima, che sono una risorsa particolare delle nostre contrade.
Negli ultimi anni si è lavorato per costituire all’interno dell’associazione anche un gruppo di persone per la proposizione di scenette dialettali con lo scopo di mantenere vivo il nostro dialetto e condividere con il pubblico momenti di ilarità e spensieratezza.
Gli strumenti che accompagnano i canti e i balli sono l'organetto, la fisarmonica, il cembalo, il corno e la "caccaella", strumenti musicali poveri e tipici della realtà contadina e paesana dei luoghi.
Nel settembre 2002 il gruppo ha ricevuto a Policoro (MT) il premio FAFIt (Federazione Associazioni Folkloriche Italiane) con la seguente motivazione: "Difensore delle autentiche tradizioni folkloriche marchigiane attraverso 70 anni di prestigiosa storia". Nel 1998 è stato insignito con la medaglia d’oro da parte del Consiglio Regionale delle Marche. Nel 1985 il Comune di Castelraimondo ha consegnato al Gruppo un Attestato di Benemerenza con la seguente motivazione: “con la sua ammirevole attività, ha portato con amore e vanto il nome di Castelraimondo in varie parti d’Italia ed Estero”.
Da diversi anni, nel mese di agosto, il Gruppo Folkloristico organizza un proprio Festival Internazionale del Folklore nella piazza cittadina. Tra gli impegni più importanti si ricordano partecipazioni a festival internazionali in: Turchia, ex Repubblica Iugoslava, Polonia, ex Unione Sovietica (Ucraina), Francia, Spagna, Romania, Grecia, Croazia, Olanda; ha portato il nome di Castelraimondo in tutte le Regioni d’Italia con applaudite esibizioni a Genova, Messina, Cagliari, Roma, Ostuni, Palermo, Reggio Calabria, Taormina, Grado, Caltanissetta, Ivrea, Viareggio, Lamon (BL), Bolzano, Capistrello (AQ), Spoleto, Rimini, Ancona.
Nei primi anni ottanta, per volontà del Consiglio Direttivo del Gruppo Folkloristico di Castelraimondo, nasce il Gruppo “Li munelli de lu Casseru” al fine di realizzare uno spettacolo completo in tema di tradizioni popolari e per rinfoltire di giovani talenti il gruppo dei grandi. Inizia la sua attività con applaudite esibizioni in spettacoli affiancando il gruppo dei grandi. Successivamente le richieste di esibizioni dei piccoli permettono al gruppo dei giovani di affermarsi sia in campo nazionale, con il primo premio UNICEF organizzato dalla Scuola ‘Ettore Fieramosca’ di Barletta in Foligno (PG), Silvi Marina (PE), Grado (UD), Palermo, Caltanissetta, che in tournee all’estero con esibizioni a fianco dei grandi, riscuotendo sempre massimi riconoscimenti. Dalla Scuola di Barletta il gruppo dei piccoli ottiene il Premio nazionale per la Creatività in occasione della Rassegna nazionale di musica e canti e danze popolari. Infatti con i loro spettacoli gli stessi ripropongono specialmente i giochi che i nostri antenati facevano nei due secoli precedenti attraverso i balli, i canti, le scenette in vernacolo,.
Attualmente il Gruppo Folkloristico conta circa 40 adulti e 20 piccoli e tutti i componenti, le loro famiglie e gli associati (complessivamente circa 180 persone) sono impegnati nelle diverse attività che l’associazione organizza o a cui partecipa nel corso dell’anno. Tra queste ricordiamo lo spettacolo di Scenette dialettali, la Pasquella, l’Incontro Folklorico Ragazzi, il recupero della Festa della Collina, il Cantamaggio, la partecipazione alla Festa della Famiglia, all’Infiorata del Corpus Domini, l’organizzazione del Festival Internazionale del Folklore, animazioni a feste per anziani, corsi sul saltarello e sulle tradizioni popolari con scuole pubbliche e paritarie del territorio. Il Gruppo Folkloristico di Castelraimondo ha organizzato nel corso della sua storia due Convegni Nazionali dei gruppi folcloristici. Con la FAFIT e con la FITP. Ha curato l’organizzazione di due convegni sui temi degli stornellatori (2007) e sul Museo Nazionale del Costume Folcloristico di Scena (2008). Con lo stimolo del Collegio Scientifico della Fafit e la consulenza di docenti universitari in demo-etno-antropologia ha inaugurato nel 2009 il Museo Nazionale del Costume Folcloristico, ove sono esposti i costumi di gruppi folcloristici e cortei storici o sbandieratori provenienti dalle diverse regioni italiane. L’impegno del Gruppo si sviluppa anche nel sociale: tra le ultime attività ricordiamo per la raccolta di fondi l’iniziativa a favore della missione nel Benin in Africa, l’effettuazione di manifestazioni per l’Abruzzo, per l’acquisto di macchinari per il reparto oncologico del Salesi di Ancona per l’associazione ‘contro il cancro con amore’, a favore della ricerca con Telethon e per l’associazione ONLUS ‘don Giovanni Cagnetti’; spesso le attività sono destinate a portare un momento di allegria a coloro che vivono nelle case di ospitalità per anziani di Castelraimondo e Gagliole, ecc.