La nostra storia

Il Gruppo Folkloristico di Castelraimondo

fondato negli anni trenta (primo nelle Marche), ebbe come animatore e musicista incomparabile il Maestro ENZO BIONDI. Fin dalle prime battute si distinse per applaudite e brillanti esibizioni in molte parti d’Italia. Dopo la pausa del periodo bellico tornò in auge e fu alla ribalta nazionale con esibizioni in TV e all’estero, fino alla scomparsa prematura del compianto Maestro.

Ricostituito poi nel 1979, ha svolto e tuttora svolge attività di ricerca, di studio, di raccolta di materiale culturale di cui si avvale, collabora con le scuole, con gli Enti che si interessano di cultura popolare e cura ogni attività diretta a recuperare, conservare, rappresentare usi costumi e tradizioni delle Marche ed in particolare dell’entroterra maceratese (alta valle del Potenza).

Il Gruppo con le danze, i canti, le scenette dialettali, rievoca le situazioni nella famiglia e i lavori tipici di un tempo, come lo “mete” (mietere), lo “scartoccia” ( la raccolta del granoturco), lo “velegnà” (la vendemmia), lo “fienà” (la tagliatura del fieno), e le feste sull’aia che a quelli facevano seguito, oltre ad alcune tra le feste tipiche come la “pasquella” e il “cantamaggio”.

Oltre al saltarello, ballo tipico della zona, e diverso da paese a paese, nello spettacolo sono eseguite danze che erano soliti ballare i nostri avi dopo il rientro a casa da una giornata di lavoro (mazurka, polka, tarantella). I balli oggi sono trasformati in balletti coreografici ma mantengono i passi e le mosse tramandate dai nonni.

Anche il canto risulta curato con alcuni brani eseguiti anche in polifonia; nello spettacolo restano ancora importanti tracce degli ‘stornellatori’, poeti che improvvisano in rima, che sono una risorsa particolare delle nostre contrade.

Gli strumenti che accompagnano i canti e i balli sono l’organetto, la fisarmonica, il cembalo, il corno e la “caccaella”, strumenti musicali poveri e tipici della realtà contadina e paesana dei luoghi.

Negli ultimi anni si è lavorato per costituire all’interno dell’associazione anche un gruppo di persone per la proposizione di scenette dialettali con lo scopo di mantenere vivo il nostro dialetto e condividere con il pubblico momenti di ilarità e spensieratezza.

Nel corso degli anni non sono mancati i riconoscimenti per l’attività svolta.

Nel 1985 il Comune di Castelraimondo ha consegnato al Gruppo un Attestato di Benemerenza con la seguente motivazione: “con la sua ammirevole attività, ha portato con amore e vanto il nome di Castelraimondo in varie parti d’Italia ed Estero”. Nel 1998 è stato insignito con la medaglia d’oro da parte del Consiglio Regionale delle Marche. 

Nel settembre 2002 il gruppo ha ricevuto a Policoro (MT) il premio FAFIt (Federazione Associazioni Folkloriche Italiane) con la seguente motivazione: “Difensore delle autentiche tradizioni folkloriche marchigiane attraverso 70 anni di prestigiosa storia”. 

Nei primi anni ottanta, per volontà del Consiglio Direttivo del Gruppo Folkloristico di Castelraimondo, nasce il Gruppo “Li munelli de lu Casseru”

al fine di realizzare uno spettacolo completo in tema di tradizioni popolari e per rinfoltire di giovani talenti il gruppo dei grandi. Inizia la sua attività con applaudite esibizioni in spettacoli affiancando il gruppo dei grandi.

Successivamente le richieste di esibizioni dei piccoli permettono al gruppo dei giovani di affermarsi sia in campo nazionale, con il primo premio UNICEF organizzato dalla Scuola ‘Ettore Fieramosca’ di Barletta in Foligno (PG), Silvi Marina (PE), Grado (UD), Palermo, Caltanissetta, che in tournee all’estero con esibizioni a fianco dei grandi, riscuotendo sempre massimi riconoscimenti. Dalla Scuola di Barletta il gruppo dei piccoli ottiene il Premio nazionale per la Creatività in occasione della Rassegna nazionale di musica e canti e danze popolari. Infatti con i loro spettacoli gli stessi ripropongono specialmente i giochi che i nostri antenati facevano nei due secoli precedenti attraverso i balli, i canti, le scenette in vernacolo.

I componenti e simpatizzanti del Gruppo Folkloristico si  impegnano costantemente nelle diverse attività che l’associazione organizza o a cui partecipa nel corso dell’anno.

Tra queste ricordiamo lo spettacolo di Scenette dialettali, la Pasquella, l’Incontro Folklorico Ragazzi, il Cantamaggio, la partecipazione all’Infiorata del Corpus Domini, l’organizzazione del Festival Internazionale del Folklore, animazioni a feste per anziani, corsi sul saltarello e sulle tradizioni popolari con scuole pubbliche e paritarie del territorio.

Tra gli impegni in giro per il mondo si ricordano partecipazioni a festival internazionali in: Turchia, ex Repubblica Iugoslava, Polonia, ex Unione Sovietica (Ucraina), Francia, Spagna, Romania, Grecia, Croazia, Olanda. Il nome di Castelraimondo, non è stato portato solo all’estero ma anche in tutte le Regioni d’Italia con applaudite esibizioni a Genova, Messina, Cagliari,Roma, Ostuni, Palermo, Reggio Calabria, Taormina, Grado, Caltanissetta, Ivrea,Viareggio, Lamon (BL), Bolzano, Capistrello (AQ), Spoleto, Rimini, Ancona.

Il Gruppo Folkloristico di Castelraimondo ha organizzato nel corso della sua storia due Convegni Nazionali dei gruppi folcloristici.

Con la FAFIT e con la FITP. Ha curato l’organizzazione di due convegni sui temi degli stornellatori (2007) e sul Museo Nazionale del Costume Folcloristico di Scena (2008). Con lo stimolo del Collegio Scientifico della Fafit e la consulenza di docenti universitari in demo-etno-antropologia ha inaugurato nel 2009 il Museo Nazionale del Costume Folcloristico, ove sono esposti i costumi di gruppi folcloristici e cortei storici o sbandieratori provenienti dalle diverse regioni italiane. 

L’impegno del Gruppo si sviluppa anche nel sociale: ricordiamo la raccolta di fondi a favore della missione nel Benin in Africa, l’effettuazione di manifestazioni per il terremoto in Abruzzo, per l’acquisto di macchinari per il reparto oncologico del Salesi di Ancona per l’associazione ‘contro il cancro con amore’, a favore della ricerca con Telethon e per l’associazione ONLUS ‘don Giovanni Cagnetti’. Il Gruppo si impegna anche con  attività destinate a portare un momento di allegria a coloro che vivono nelle case di ospitalità per anziani di Castelraimondo e dei comuni limitrofi.

Gruppo Folkloristico Castelraimondo

Balli folkloristici - Scenette dialettali

62022 Castelraimondo (MC)

Via Potenza 41

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